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Ugo Granzotto Presidente dell'Associazione Art For Children And Mothers, intervista giugno 2015
 

Art For Children And Mothers, è un progetto nato dal desiderio di dare un concreto contributo, attraverso l’arte, a bambini e madri affetti da malattie o disagi che richiedono cure e sostegno immediati. 

Presieduta dal suo nascere all’aprile scorso da Marco Mattioli, abbiamo il piacere di sigillare il cambio di testimone intervistando il nuovo Presidente, Ugo Granzotto:

In merito alla fruttuosa presidenza del suo predecessore Marco Mattioli, cosa è stato realizzato dal 2012 ad oggi?

Il primo progetto che l’Associazione si era prefissata di realizzare, e cioè un dispensario medico a Olepolos, Nairobi, gestito da una comunità di Suore Coburlotte, è stato ultimato completamente. Art for Children and Mothers continuerà comunque a contribuire allo stipendio del medico e dell’infermiera devolvendo annualmente la somma di 4.000 euro. Alla stessa congregazione religiosa, particolarmente attiva e ben inserita nel territorio africano, abbiamo inoltre acquistato un pick-up ambulanza per favorire interventi medici e spostamenti su un territorio vasto e logisticamente mal servito. Infine, presso Sirima, abbiamo finanziato l’ampliamento di una scuola elementare con due nuove aule e rispettivi servizi. Con questi ulteriori interventi il nostro impegno in Kenya si è concluso, almeno momentaneamente.

Perché proprio il Kenya?

Premessa: Renzo Limana, nostro socio, da quest’anno oltretutto onorario, aveva già iniziato ad aiutare la Congregazione religiosa di Suore Coburlotte ancora prima della nascita di Art for Children and Mothers. E’ stato lui l’anima e il collegamento di tutto: lo definirei un supervisor, un controllore del buon esito dei finanziamenti e conseguentemente dei lavori.

A proposito di finanziamenti, come si sostiene l’Associazione?

L’Associazione si sostiene economicamente attraverso le quote associative, generose donazioni e l’asta annuale di beneficenza durante la quale vengono esposte opere d’arte donate da artisti, collezionisti e operatori del settore.

L’asta di beneficenza è l’unico evento che organizzate durante l’anno per la raccolta fondi?

Pensiamo di mantenere la cadenza annuale per quanto riguarda l’asta, in quanto la raccolta delle opere, la preparazione del catalogo e l’organizzazione tutta impegnano molto una realtà come la nostra che è ancora piccola. Piuttosto stiamo valutando la possibilità di aggiungere annualmente una serata evento in una location appetibile con un programma altrettanto allettante che potrebbe tradursi in una cena di gala volta alla raccolta di ulteriori fondi.

Dopo il Kenya, verso quali terre saranno volti gli interventi di Art for Children and Mothers?

Da poche settimane sono iniziati i lavori per il nuovo progetto nelle Filippine. Realizzeremo, sempre in collaborazione con la Congregazione delle Suore Coburlotte, un orfanotrofio di piccola-media grandezza. E’ un progetto ambizioso, anche economicamente, che ci terrà impegnati per i prossimi due anni.